venerdì 27 dicembre 2013

Instant book: giornalismo e ebook in perfetta sintesi

L'idea può sembrare folle, ma dopotutto la fortuna aiuta gli audaci. Vediamo come giornalismo e ebook possano andare a braccetto e trovare una perfetta sintesi nella pubblicazione di un instant book.
Leggiamo prima la definizione e passiamo poi a due casi concreti e verosimili nei quali potreste imbattervi.
Instant Book: Libro che tratta temi di attualità, scritto e pubblicato in tempi molto brevi per giungere al lettore quando è ancora elevato l'interesse dei media sull'argomento. (fonte: http://www.piccoligiornalisti.it/glossario.htm)

Caso numero 1: giornalismo investigativo

Mettiamo che avete tra le mani una storia abbastanza scottante, piena di retroscena, collegamenti più o meno evidenti con altri casi poco chiari e individui abbastanza loschi, e poniamo anche che il ruolo del giornalista d'assalto che  investiga a tutto tondo vi prenda un po` la mano. Che fate?
Se si tratta di qualcosa di molto serio, chiamate al telefono la redazione e parlate con un caposervizio (non un qualunque dipendente che lavora in redazione) spiegando in 15 secondi di cosa vi state occupando. Niente dettagli, niente nomi: date solo qualche riferimento circostanziato per far capire che avete fatto le vostre ricerche e chiedete di essere ascoltati di persona. Magari viene fuori un reportage di giornalismo investigativo che riassume l'enorme lavoro di ricerca e analisi che avete condotto con solerzia, oppure non andate oltre questo colloquio telefonico e rimanete delusi perché la storia merita di essere racontata.

Caso numero 2: reportage di viaggio

Avete fatto un viaggio e avete raccolto tanto di quel materiale che non sapete neppure dove metterlo: appunti, foto, registrazioni di inteviste e note di colloqui con la gente incontrata per strada. Proponete un articolo, e magari riuscite a pubblicarlo, ma le limitazioni di spazio imposte dal caporedattore sono tiranne:  potete solo scrivere solo il 10-15% di quello che in realtà vorreste raccontare.

Instant book come nuovo medium?

Entrambii casi sono accomunati da una grande mole di materiale (prodotto o producibile) e da un'intensa attività di ricerca e analisi. Le pagine di un giornale possono andare troppo strette per certi approfondimenti.
Se siete pratici di videogiornalismo e documentari, se sapete utilizzare correttamente una telecamera ed eseguire il montaggio con programmi richiesti dagli standard professionali, se avete abbastanza "footage", allora potrete confezionare il vostro film e metterlo a disposizione su varie piattaforme multimediali.
Se siete (aspiranti) giornalisti della carta stampata, o semplicemente avete più dimestichezza con programmi di scrittura e videoimpaginazione, ecco allora che potrete sperimentare l'instant book.
L'instant book non è altro che un ebook, o libro elettronico, che può essere preparato, pubblicato e diffuso con pochi click. Esistono numerosi formati che possono essere letti su diversi schermi, da quello del computer al tablet, dallo smartphone all'e-reader dedicato.
I formati vanno dal classico Pdf (che purtroppo non si adatta bene alla grandezza dello schermo) al formato Epub e Mobi.



Esistono numerosi siti che mettono a disposizione gratuitamente il know-how per confezionare un ebook (e dunque vanno benissimo anche per il vostro instant book). Il migliore tra quelli che abbiamo testato è sicuramente backtypo.

venerdì 6 dicembre 2013

Come organizzare un articolo: il corredo fotografico

Se le ultime tendenze ci dicono che le troupe televisive sono sempre più frequentemente formate da una sola persona in grado di filmare, scrivere il pezzo, produrre l'audio e inserire perfino uno stand up (puntando la telecamera contro se stessi e parlando all'obiettivo mentre si tiene il microfono dando le spalle al luogo dove si svolgono i fatti riportati), allora e lecito assumere che il giornalista della carta stampata debba essere in grado di fornire del buon materiale fotografico.
I fotografi professionisti alzeranno il sopracciglio ma devono arrendersi all'evidenza dei fatti: persino una macchina fotografica di fascia media utilizzata in modalità automatica riesce oggi a offrire risultati che una dozzina d'anni fa potevano essere raggiunti solo da un professionista che avesse dimestichezza con esposimetri, bilanciamento del bianco, velocità dell'otturatore, diaframma e tempi di esposizione.

Saper usare una macchina fotografica digitale è importantissimo per qualunque giornalista, ma diventa un obbligo per un freelance. Scattare delle foto che accompagnino il proprio articolo ha innumerevoli vantaggi, tra cui:
  • maggiori probabilità di catturare l'interesse del caporedattore, che non dovrà commissionare una ricerca fotografica d'archivio né un costoso servizio fotografico ad hoc;
  • nessun problema di copyright, visto che l'autore del servizio è anche l'autore delle foto;
  • foto estremamente adatte alla storia raccontata, in quanto è la stessa persona a scegliere lo scatto e i dettagli da inquadrare in base ai contenuti del reportage.
Da dove cominciare, dunque?
Intanto è necessario acquistare una macchina fotografica reflex, il cui costo può essere benissimo al di sotto di 350 Euro. Per esempio una Nikon D3100 sarebbe una fantastica soluzione. Si tratta di un investimento, e non bisogna lasciarsi scoraggiare dai dubbi iniziali sulla presunta difficoltà di utilizzo per i più inesperti: basta voler imparare, i risultati arrivano in meno di una settimana di prove e sperimentazioni.
All'inizio la macchina si potrà utilizzare anche in modalità completamente automatica, come una normale compatta o come la fotocamera di uno smartphone, per poi passare a scatti più impegnativi.
Per quanto riguarda l'inquadratura, esistono alcuni siti che forniscono un'ottima base di partenza.
Infine, bisogna esercitarsi e far sì che testo e immagini si armonizzino il più possibile nelle nostre storie. Un valido esercizio è il seguente: fare cinque foto a caso in un ambiente omogeneo (una stanza, una strada, un supermercato) e scrivere una storia di 300 parole che sia da tali foto completamente e adeguatamente illustrata.

Vedi anche:
L'attacco o lead
Le didascalie
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