lunedì 1 maggio 2017

Corso Online di Scrittura Giornalistica



Il corso ha un livello introduttivo ed è rivolto a chiunque abbia voglia di affacciarsi al mondo del giornalismo in modo pratico. Le nozioni teoriche saranno appena accennate e mantenute entro i limiti essenziali per lo svolgimento degli esercizi di scrittura. Alla fine del corso, se tutti gli esercizi saranno stati completati, verrà rilasciata una lettera di partecipazione.
Principali argomenti che saranno trattati: generi (corsivo, editoriale, servizio, recensione, cronaca), tecniche (intervista, controllo incrociato delle fonti, piramide invertita, completezza dell'informazione, acenni alla deontologia), editoria e industria (struttura e caratteristiche dei periodici, tipi diversi di pubblico, criteri di notiziabilità).
L'inizio del corso è previsto per metà giugno 2017.
https://goo.gl/forms/LGUvVMtE0msYwkGN2

venerdì 28 aprile 2017

World Press Freedom Index 2017: Italia al 52mo posto

Reporters Without Borders è un'organizzazione che monitora la libertà di stampa in tutto il mondo. L'Italia, quest'anno, benché sia risalita di ben venticinque posizioni, si attesta ancora a un livello non completamente libero (52 su 180). Il motivo principale sembra essere la costante minaccia della criminalità organizzata, capace di mettere il bavagli ai cronisti che scrivono e indagano di faccende scomode. A questo, si aggiungono le pesantissime pene (da sei a nove anni di reclusione) per il reato di diffamazione. Una simile pena non è certamente proporzionata al tipo di reato, e funge da deterrente efficace contro chi nottoriamente ha uno stipendio basso (il cronista) e non può permettersi bravi avvocati (ma forse nemmeno pessimi avvocati) quando viene citato in giudizio dagli squali della politica e del potere finanziario.
In questi giorni Enrico Mentana non ha perso l'occasione per ribadire che, a suo avviso, le minacce della criminalità organizzata non dovrebbero fare testo e non dovrebbero essere prese in considerazione per stilare questa classifica. A quanto pare, Mentana concepisce solo le minacce alla stampa eventualmente provenienti dal governo o dalla polizia, ma così rischia di banalizzare il senso della classifica e della metodologia utilizzata. Poter dire che "Renzi o Berlusconi è un incapace o un pericolo per il paese" non è sufficiente per stabilire la libertà di stampa in Italia: troppo sbrigativo e superficiale.