venerdì 6 dicembre 2013

Come organizzare un articolo: il corredo fotografico

Se le ultime tendenze ci dicono che le troupe televisive sono sempre più frequentemente formate da una sola persona in grado di filmare, scrivere il pezzo, produrre l'audio e inserire perfino uno stand up (puntando la telecamera contro se stessi e parlando all'obiettivo mentre si tiene il microfono dando le spalle al luogo dove si svolgono i fatti riportati), allora e lecito assumere che il giornalista della carta stampata debba essere in grado di fornire del buon materiale fotografico.
I fotografi professionisti alzeranno il sopracciglio ma devono arrendersi all'evidenza dei fatti: persino una macchina fotografica di fascia media utilizzata in modalità automatica riesce oggi a offrire risultati che una dozzina d'anni fa potevano essere raggiunti solo da un professionista che avesse dimestichezza con esposimetri, bilanciamento del bianco, velocità dell'otturatore, diaframma e tempi di esposizione.

Saper usare una macchina fotografica digitale è importantissimo per qualunque giornalista, ma diventa un obbligo per un freelance. Scattare delle foto che accompagnino il proprio articolo ha innumerevoli vantaggi, tra cui:
  • maggiori probabilità di catturare l'interesse del caporedattore, che non dovrà commissionare una ricerca fotografica d'archivio né un costoso servizio fotografico ad hoc;
  • nessun problema di copyright, visto che l'autore del servizio è anche l'autore delle foto;
  • foto estremamente adatte alla storia raccontata, in quanto è la stessa persona a scegliere lo scatto e i dettagli da inquadrare in base ai contenuti del reportage.
Da dove cominciare, dunque?
Intanto è necessario acquistare una macchina fotografica reflex, il cui costo può essere benissimo al di sotto di 350 Euro. Per esempio una Nikon D3100 sarebbe una fantastica soluzione. Si tratta di un investimento, e non bisogna lasciarsi scoraggiare dai dubbi iniziali sulla presunta difficoltà di utilizzo per i più inesperti: basta voler imparare, i risultati arrivano in meno di una settimana di prove e sperimentazioni.
All'inizio la macchina si potrà utilizzare anche in modalità completamente automatica, come una normale compatta o come la fotocamera di uno smartphone, per poi passare a scatti più impegnativi.
Per quanto riguarda l'inquadratura, esistono alcuni siti che forniscono un'ottima base di partenza.
Infine, bisogna esercitarsi e far sì che testo e immagini si armonizzino il più possibile nelle nostre storie. Un valido esercizio è il seguente: fare cinque foto a caso in un ambiente omogeneo (una stanza, una strada, un supermercato) e scrivere una storia di 300 parole che sia da tali foto completamente e adeguatamente illustrata.

Vedi anche:
L'attacco o lead
Le didascalie
I box informativi

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